Lo studio della Dottoressa Procopio è situato
a Roma in Via delle Fornaci n. 35.
Albo Nazionale degli Psicologi
La dottoressa Procopio è iscritta all'Albo Nazionale degli Psicologi al Numero 13636.
Ulteriori Informazioni
Dr.ssa Laura Procopio
Le persone che presentano un Disturbo Dipendente di Personalità manifestano insicurezza e scarsa fiducia di sè. Hanno un eccessivo bisogno di essere accuditi, esibendo un comportamento sottomesso ed adesivo al fine di mantenere le relazioni.
Si tratta di soggetti che si sentono a disagio quando si trovano da soli, in quanto sono molto preoccupati di doversi prendere cura di se stessi. Preferiscono lasciare agli altri la responsabilità sulle decisioni che riguardano la loro vita.
Possono provenire da famiglie in cui i genitori hanno comunicato che l'indipendenza è pregna di pericoli.
Il DSM IV-TR elenca una serie di criteri per il Disturbo Dipendente di Personalità:
Una situazione pervasiva ed eccessiva di necessità ad essere accuditi, che determina un comportamento sottomesso e dipendente, con timore della separazione, che compare entro la prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi:
1) ha difficoltà a prendere le decisioni quotidiane senza richiedere un'eccessiva quantità di consigli e di rassicurazioni;
2) ha bisogno che altri si assumano le responsabilità per la maggior parte dei settori della sua vita;
3) ha difficoltà ad esprimere disaccordo verso gli altri per il timore di perdere supporto o approvazione;
4) ha difficoltà ad iniziare progetti o a fare cose autonomamente (per una mancanza di fiducia nel prorpio giudizio o nelle proprie capacità piuttosto che per mancanza di motivazione o di energia);
5) può giungere a qualsiasi cosa pur di ottenere accudimento e suppoto dagli altri, fino al punto di offrirsi per compiti spiacevoli;
6) si sente a disagio o indifeso quando è solo per timori esagerati di essere incapace di provvedere a se stesso;
7) quando termina una relazione stretta, ricerca urgentemente un'altra relazione come fonte di accudimento e di supporto;
8) si preoccupa in modo non realistico di essere lasciato da solo a provvedere a se stesso.
Roma, marzo 2012