Lo studio della Dottoressa Procopio è situato
a Roma in Via delle Fornaci n. 35.
Albo Nazionale degli Psicologi
La dottoressa Procopio è iscritta all'Albo Nazionale degli Psicologi al Numero 13636.
Ulteriori Informazioni
Dr.ssa Laura Procopio
L’autostima rappresenta la visione che ognuno ha di se stesso, come si giudica e che tipo di valore si attribuisce. E’ connessa sia al riconoscersi come individui competenti, vale a dire capaci di affrontare la vita, di imparare, di scegliere e prendere decisioni adeguate; sia al percepirsi come persone degne di essere amate. E’ un’immagine molto soggettiva che tocca gli aspetti più profondi e intimi della persona e per tale motivo non può dipendere dal giudizio o dall’approvazione degli altri.
Infatti, di tutte le valutazioni che sono pronunciate su di noi durante la vita, la più importante, e a volte la più critica, è proprio la nostra.
L’autostima è una dimensione fondamentale del processo di costruzione della propria identità e personalità. E’ un cammino in cui in ogni fase della vita occorre svolgere un lavoro personale, è un’esperienza in cui ci si accorge di crescere, di vivere e di agire nel presente grazie alla propria unicità, e che esorta ad essere protagonista della propria vita in modo creativo e originale.
Per raggiungere una buona stima di sé occorre possedere una benevola autoconsapevolezza (coscienza consapevole della propria natura, dei bisogni personali, delle risorse, delle soggettive potenzialità, dei propri limiti e fragilità), e riuscire a conseguire la capacità di accettarsi.
L’autostima e le immagini di sé si sviluppano durante la prima infanzia e si formano in base alla percezione di una positiva o negativa relazione con le principali figure di accudimento, in cui è molto rilevante essersi sentiti o meno bambini degni d’amore e d’importanza.
Per ottenere una buona stima di sé è indispensabile un dosaggio equilibrato di amore, visione e fiducia in se stessi.
Questi tre elementi sono interdipendenti: l’amore di sé (rispettarsi) facilita una auto-visione positiva (credere nelle proprie capacità) che a sua volta influenza favorevolmente la fiducia in sé.
La stima di sé è considerata come uno sguardo d’insieme sulla propria persona: se è benevolo e positivo ci fa minimizzare i nostri difetti e ci consente di approfittare dei nostri pregi, in caso contrario finiamo per essere troppo severi con noi, precludendoci, a volte, la possibilità di gioire dei nostri successi.
Avere fiducia in se stessi, l’esserne soddisfatti o meno dipende, più che dai successi o insuccessi ottenuti, dai criteri di valutazione utilizzati dal soggetto nell’apprezzamento dei risultati raggiunti.
Avere un’alta o una bassa autostima si riflette su tre importanti aspetti della vita: il proprio modo di presentarsi agli altri, il passare dal pensiero all’azione per poter realizzare i propri obiettivi e, infine, il modo di reagire ai successi e agli insuccessi. Il rischio che corre la persona con bassa autostima, è quello di far prevalere il bisogno di essere accettati su un altro dei bisogni fondamentali dell’uomo che è quello di realizzarsi.
La stima di sé è suscettibile di modifiche, ma spesso è necessaria la volontà di modificare alcuni dei propri atteggiamenti ed il modo di affrontare la vita.
Per cambiare è necessario imparare a valutare in maniera realistica le proprie qualità, i propri punti di forza e le proprie debolezze, diventando consapevoli delle proprie emozioni, soprattutto quelle negative.
La fiducia e il rispetto di sé sono la base essenziale su cui costruire la propria felicità, e l’autostima può essere paragonata ad una giovane pianticella che deve essere curata e coltivata ogni giorno.
Roma, gennaio 2012
Bibliografia
Bandura A. (1999) Autoefficacia - Teoria e applicazioni. Edizioni Erickson
Bandura A. (2000) Il senso di autoefficacia - Aspettative su di sé e azione. Edizioni Erickson
Pope A. (2001) Migliorare l'autostima. Edizioni Erickson
Steinem G. (2000) Autostima - Un viaggio alla scoperta della nostra forza interiore. RCS Rizzoli Libri.